La pratica dell’Ashtanga Vinyasa per avere un corpo forte e leggero

Fabio Furlan
 

L’Ashtanga Vinyasa Yoga si differenzia da altre discipline proprio per la sua dinamicità e la correlazione indissolubile (per ottenerne i maggiori benefici), fra Asana (posizioni) e Pranayama (respirazione).

E’ una pratica nella quale si ripete una serie di Asana in sequenza ben precisa, collegati fra loro attraverso una particolare respirazione, chiamata Ujjayi.

Vinyasa significa letteralmente “movimento sincronizzato con il respiro” la respirazione difatti è il fulcro di questa pratica e fa da collegamento fra un Asana e l’altro, seguendo un ordine ed una sequenza ben precisa.

Questo approccio, praticato nel modo corretto, garantisce consapevolezza del proprio potenziale su più livelli:

  • fisico,
  • psicologico,
  • spirituale.

Sincronizzando il movimento col respiro e praticando Mula Bandha e Uddiyana Bandha (controlli e chiusure) si produce in intenso calore all’interno del corpo che ha la funzione di purificare i muscoli e gli organi interni, eliminando (attraverso un’intensa sudorazione), le tossine e attivando una benefica produzione ormonale.

Fra un Asana e l’altro il Vinyasa permette di regolare il respiro garantendo inoltre una buona circolazione sanguigna: si arriva cosi ad avere un corpo forte e leggero.