
Le gambe sono divaricate in maniera tale che la coscia anteriore, piegandosi, si sistemi parallela al pavimento. In questo modo il ginocchio resta in sicurezza scaricando il peso direttamente sul piede. I muscoli di tutto l’arto – in maniera più intensa la parte superiore della coscia – si attivano in modo che il femore sia spinto saldamente nella sede articolare del bacino, permettendone il controllo. Questo infatti dovrà restare il più possibile rivolto in avanti, e le creste iliache posteriori, i glutei e l’osso sacro dovranno scendere verso il basso. La gamba posteriore è solidamente attiva per contrastare la tendenza del relativo lato del bacino ad essere spinto in avanti. Così la colonna vertebrale si distende e s’allunga, i fianchi e i lati del torace si sollevano in maniera armonica. Le braccia si allungano dal centro verso l’esterno e il torace si allarga; la muscolatura della schiena contraendosi fa in modo che le spalle (e le scapole) siano tirate verso il basso. Lo sguardo segue la direzione del braccio anteriore. FOTO 1: il piede preme con decisione sul tappetino, il ginocchio resta sopra il piede ed in linea con il bacino. FOTO 2: La muscolatura della parte superiore della coscia connette solidamente il femore al bacino. FOTO 3: Partendo dall’esterno del piede, gamba e coscia tengono il bacino allineato, permettendo la corretta ed armonica estensione della colonna